L'ispirazione oggi è forte e il tè caldo abbastanza da distrarmi dal gelo che c'è fuori (temperatura media percepita -20!!!). Nasce tutto dal calore di questa tazza nella foto che vedete sopra, condivisa su Instagram qualche giorno fa: sì, sono su Instagram finalmente. Se venite a trovarmi lì, vi accorgerete di quanto sia nuova dal numero ancora esiguo delle foto che ho condiviso. E pensare a quanti momenti ci sono stati, durante la mia attività da blogger nei due anni passati, quante foto che ho pubblicato qui con tanto amore, con lo spirito di comunicare l'esperienza dei miei viaggi intorno al mondo, la permanenza americana, le mie opinabili ricette di felicità, i momenti di questo lifestyle blog votato alle parole dell'anima e all'autenticità. Riuscirò a rifarmi, recuperando il tempo perduto? Ho voglia più che mai di connettermi a tutti, socializzare come solo i bambini sanno fare, con quella spontaneità e a volte cruda verità che spiazza. Questo blog nasceva con questa innocenza, con quell'abbraccio tenero e un po' fumettoso che oggi ho visto su questa tazza che acquistai anni fa in Finlandia. Anche lì trovai conforto dal freddo: dopo la passeggiata boschiva a Tampere e la visita all'isola di Suomenlinna al largo di Helsinki, mi rifugiai volentieri in un'antica fabbrica di cioccolato nel piccolo paese di Porvoo.
La fortezza marina di Suomenlinna |
Un abbraccio a Tampere, Parco Pyynikki |
Porvoo, centro storico |
Brunberg, l'antica fabbrica di cioccolato a Porvoo |
Per me essere social non è così scontato e ogni volta è come iniziare una nuova vita. Mi riesce più facile in questo momento, ispirata da questa piccola grande anima che da appena tre mesi ci allieta le giornate e (persino) le notti insonni. Eppure è un percorso iniziato da un po'. Rileggendo qualche post del passato ne trovo conferma e mi vengono tante idee per il futuro. A pochi mesi ormai dal ritorno in Italia, la townhouse con tutti i suoi difetti sembra improvvisamente più accogliente: il riscaldamento che funziona male lo sento soddisfacente, le mura di cartone appaiono solidi perimetri protettivi, le finestre senza persiane sono oblò di opportunità sul mondo esterno. Cosa ne sarà di questa famiglia emigrata? Come sarà tornare in quella patria da cui spesso e volentieri sono uscita per esplorare il mondo, dove il lavoro scarseggia e che mai ho vissuto da mamma?
In questo post il blog si tingeva di lifestyle. Pretenzioso da parte mia ergermi a life coach (che non so ancora cosa faccia esattamente), a consigliera, a modello da seguire. Infatti non è mai stata questa l'intenzione e proprio i social media me lo hanno insegnato: per quanto mi riguarda, il verbo seguire (o follow, nel gergo!) dovrebbe essere coniugato come condividere, comunicare, ispirarsi. Questo vale per tutti i network a cui mi sono iscritta: che sia Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest, ecc, per favore NON seguirmi. Armati di santa pazienza piuttosto, perché a volte le sparo grosse, e se decidi di cliccare sui link che ho appena elencato, fallo per coniugare quei verbi insieme a me. Stiamo percorrendo entrambi la strada per uno stile di vita che ci veda felici, in equilibrio, in salute.
Il luogo comune in cui ci si incontra tutti prima o dopo è quello in cui ci si può fermare e osservare: chi siamo davvero? Stiamo facendo quello che amiamo? Sta nascendo qualcosa sotto la neve, sopra ciò che non è più? Stiamo permettendo questo cambiamento, lasciando che il passato nutra la terra in cui crescerà il nostro futuro?
Prima o dopo qualcosa nascerà. Crescerà. E se è frutto d'amore, non può che essere la felicità.
Amo le foto quadrate e i filtri, perché mi ricordano che sotto la creatività resta la sostanza. Mi stupisco ogni volta dei likes e di quei pollici in su, di quanto possano creare aspettativa e quanta bellezza ci sia poi nel non attaccarsi ai risultati che non sempre arrivano. Resto ancora con un punto interrogativo sulla testa di fronte ai pin, ai tweet, i plus, e tutte quelle meraviglie che collegano il mondo, senza dipenderne ma senza nulla escludere. E continuo, ogni volta, a prestare attenzione a tutti questi collegamenti, in modo che siano autentici e non soltanto professione di sé.
Non so cosa mi riserva il futuro, né mi interessa leggerlo nelle foglie del tè in fondo alla tazza. Però di sicuro sarò socievole, vorrò condividere, comunicare, essere creativa, insegnare yoga, continuare a scrivere di ciò che può ispirare anche soltanto un altro essere umano come me per stare meglio con se stesso. Il mio scopo come lifestyle blogger è mostrare ad ogni persona quanto calore si possa trovare dentro se stessi anche quando fuori è freddo, quanta vita ci sia sotto ciò che sembra appassito, quante mani dolci ci siano pronte a prenderci ogni volta che ci sentiamo soli.
Questi sono i veri collegamenti, quelli che amo e in cui credo, quelli che voglio condividere attraverso questi link della rete, questi media così sovraffollati. Perché nella moltitudine e nel caos si può sempre trovare l'unicità e la calma.
Buon social future a tutti! Io aspetto a braccia aperte chiunque voglia connettersi con me attraverso qualunque network di quelli che abbiamo a disposizione.
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