Fort Hunt Park, Alexandria VA |
Insegnando yoga, una delle cose che dico spesso in classe ai miei studenti è di lasciare che i pensieri arrivino senza combatterli. Accettare è il primo passo per fluire in armonia con se stessi, imparando a gestire le emozioni senza negarle, bensì rendendole parte di una visione più completa.
A volte è utile guidare il pensiero: il potere della mente è grande e, per quanto essa sia una scimmia capricciosa che tende a dominarci, possiamo farcela amica e conviverci mettendola al nostro servizio. Come?
Uno dei modi più semplici nei casi in cui proprio non riusciamo a svuotare la mente (ah, se capitano...!) è smettere di fissarsi che vogliamo svuotarla e trasformare invece il pensiero lasciando compenetrare quello negativo con uno positivo.
Ogni volta che il momento buio arriva, la domanda potrebbe essere: quando mi sono sentito felice?
Associando esperienze positive al pensiero, quei momenti in cui fisicamente ed emozionalmente ci siamo sentiti a nostro agio, completi, sereni, possono guidare la mente al punto da convincerla che, dopotutto, preoccuparsi e agitarsi è esattamente lo stesso che essere felici. Due riflessi che hanno la stessa radice.
Huntley Meadows Park, Fairfax County VA |
Alcuni esempi pratici di momenti felici che uso io, in ordine sparso:
Una torta fatta in casa la domenica mattina.
Ruzzolare sul prato con il cane.
Le risate con un amico/un'amica.
L'amore con il partner.
Una passeggiata nella natura.
L'esperienza di una bella meditazione.
Il profumo di un luogo familiare.
E così via. Basta trovare i propri momenti felici. In tutta la vita, ce n'è sicuramente stato qualcuno.
Torta di marmellata d'arance amare e melassa |
Netherland Carillon Park, Arlington VA |
Il pensiero felice va applicato proprio quando quello negativo sembra prendere il sopravvento: le circostanze della vita sono spesso spunto di malumori e tristezza. Non si può combattere contro la vita, è quella che è. Però abbiamo la possibilità di trasformare noi stessi e il modo in cui reagiamo, imparando ad osservare di più prima di lasciare che il pensiero negativo si impossessi di noi.
Non è una negazione, però: se rifiutiamo il dolore e fingiamo che non sia accaduto oppure se ci sforziamo di soppiantare il pensiero negativo con quello positivo, c'è il rischio che restiamo invischiati nel pantano. Quello che possiamo fare è sentire il dolore (in quello siamo bravi!) e metterlo in una bolla di sapone: sappiamo che è lì, ma possiamo contenerlo dentro questa sfera trasparente attraverso cui vediamo cosa è successo di brutto ma allo stesso tempo possiamo scorgere riflessi di felicità provenienti da altre bolle di sapone dentro di noi. I pensieri felici.
Netherland Carillon Park, Arlington VA |
Ogni cosa è parte del tutto. Tristezza e felicità, perdita e guadagno, morte e vita. Un continuo processo di trasformazione, di eventi più o meno belli che si succedono ed emozioni ad essi associate. Se possiamo usare le nostre bolle di sapone, intuendo che vengono tutte dallo stesso posto e possono unirsi (sapete quell'effetto bellissimo di due bolle di sapone che diventano una? Quanto ci piaceva da bambini!), comprenderemo che è tutto parte del tutto, una ruota che gira. Invece di farci venire le vertigini, possiamo godercela con tutti i suoi alti e bassi e, chissà, magari divertirci in questa esperienza che è la vita.
Inaugurazione ruota panoramica al National Harbor, Maryland |